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Mese: Gennaio 2023

Attività musicali da fare con un neonato? Eccone 3 che rinforzano il vostro legame 🥰

Quali attività musicali si possono proporre ad un neonato? Ce ne sono diverse, in questo articolo te ne spiego 3 che si possono fare fin dal momento in cui nasce

La musica è un veicolo potentissimo per entrare in sintonia con gli altri.
Lo diventa ancora di più quando con l’altra persona non possiamo usare il linguaggio, come accade con un neonato.
Il bebè non risponde alle tue parole e non comprende il significato delle tue frasi, ma sa benissimo come stai e le emozioni che provi, perché le sente nella tua voce.
Se poi per comunicare con il bebè usi la voce cantata al posto di quella parlata, questa comunicazione diventa ancora più profonda e autentica.

Quindi devo cantare?

Sì, hai capito bene, devi cantare…
ma si può cantare in modi diversi che instaurano una relazione diversa, perciò ecco le…

3 attività musicali che rinforzano il legame con il bebè, attraverso il canto

“Ma se è sempre canto, che differenza ci può essere tra queste tre attività?” mi chiederai tu.
La domanda è lecita, ci mancherebbe.

In tutte e tre queste proposte ci sono al centro il canto e la tua voce, ma la grande differenza si trova nell’intenzionalità e in quello che vuoi comunicare in quel momento.
Perciò iniziamo!

  1. Ninna nanna

    Sì lo so, si sente parlare di ninna nanna dappertutto, ma c’è un motivo se è così.
    E’ una tipologia di canto talmente radicata in tutte le culture umane, da essere diventata una modalità di interazione con neonato praticamente naturale.
    E’ molto semplice: scegli una canzone, che può essere una ninna nanna tradizionale o semplicemente una canzone che piace a te. Cantala a bassa voce, seguendo il tuo respiro e non necessariamente il ritmo musicale. Aiuterai il tuo piccolo a rilassarsi e lo accompagnerai dolcemente verso il sonno.
    Ricorda: la ninna nanna non serve solo al piccolo ma anche a chi la canta, deve aiutare entrambi. Perciò, se tu non ti rilassi con quel canto, cambialo oppure renderai nervoso anche il bebè.
    In ogni caso, io consiglio di avere un bel repertorio di ninne nanne, perché non tutte le sere sono uguali e non sempre la ninna nanna lenta è ideale per iniziare a rilassarsi, a volte bisogno partire con qualcosa di più ritmato e poi, piano piano, rallentare.

    Se non hai idea di cosa cantare o sei troppo stanca o stanco, puoi anche farti aiutare da qualche registrazione, come le ninne nanne che trovi qui sotto
    Ricorda però che la tua voce è imbattibile nel cullare il bebè, nessuna registrazione o base potrà mai eguagliarla.

    Non preoccuparti se non tutte le note sono perfette o se c’è qualche stonatura, l’unica cosa che conta è l’amore che la tua voce comunica durante questa coccola.
    E se non ricordi le parole, va bene lo stesso: puoi sempre sostituirle con una sillaba a tuo piacere, puoi cantare semplicemente “mmm” o puoi reinventare il testo come più ti piace, rendendola unica e solo vostra.

    E quando il bambino cresce?
    Continua a cantare, se te lo chiede e se gli fa piacere.
    Non esiste un momento in cui si è troppo grandi per ricevere in dono una ninna nanna, e non è mai troppo tardi per donarla con la tua voce

  2. Cantare guardandosi negli occhi

    A volte ci si domanda: ma con un neonato, che cosa faccio tutto il giorno?
    Una buona risposta è la seguente: puoi cantare per il bebè mentre lo guardi negli occhi.
    E’ molto semplice e si può fare da subito:
    appoggia il neonato sul letto accanto a te o, se già ci può stare, nella sdraietta o su un cuscino. Il tummy time sulla pancia della mamma o del papà può rappresentare una bella occasione, oppure tienilo semplicemente in braccio.
    A questo punto cerca il contatto visivo con il piccolo e canta per lui o lei.

    Non importa se è una canzone vera e propria, se cambi le parole a una melodia che conosci o se la inventi al momento, la cosa importante è instaurare un legame attraverso lo sguardo.
    Se il piccolo gira la testa, non forzare il contatto visivo: potrebbe essere stanco o aver voglia di cambiare attività e la sua richiesta va rispettata.

    Però potrebbe sorprenderti: a pochi mesi potrebbe già iniziare a vocalizzare mentre tu canti per lui o lei e, a quel punto, il vostro sarà un duetto, in cui ci si parla cantando.
    Lo vedo succedere regolarmente a Musicantis: bambini di pochi mesi che, non appena tutti iniziamo a cantare in coro, cominciano a vocalizzare per far parte anche loro della musica. Provaci, sarà una magnifica sorpresa.

  3. Canto il tuo nome

    Tutti noi conosciamo una parola potentissima, una parola che ci guida e ci identifica, ci dice chi siamo e da dove veniamo:
    il nostro nome.
    Qualcuno di noi lo adora e non sopporta che venga cambiato o storpiato, qualcun altro invece non lo ama per nulla e fa in modo che venga usato il meno possibile.
    In ogni caso, quando siamo piccolissimi e il nostro nome viene pronunciato da chi ci vuole bene, impariamo presto a capire che quella persona si sta rivolgendo a noi, a riconoscerne il suono e a rispondere.

    Ecco perché la cosa si fa ancora più interessante se il nome viene cantato: quella parola che tanto attira il bebè diventa anche musica, ne resta rapito. Il suo nome non resta solo un richiamo, diventa un canto che lo fa stare bene.

    Prendi perciò una melodia qualsiasi, o una sequenza di note inventata da te e, come testo, mettici solo il nome del tuo bimbo o della tua bimba. Canta il suo nome, in più modi e con diverse intonazioni, più velocemente o più lentamente, ma canta il suo nome.
    Se il bebè è d’accordo, mantieni anche il contatto visivo, altrimenti no, ma non smettere di cantare e avvolgilo nella sonorità di questa parola così potente.
    Questa attività stringe moltissimo il legame adulto-bebè e può essere praticata per molti anni e rimanere motivo di vicinanza in famiglia, anche quando il bambino sarà già cresciuto.

Io tutte queste attività le ho provate con i miei bambini e, ti posso garantire, l’espressione del loro volto e la loro voglia di comunicare non li dimenticherò mai. E il nostro legame si è consolidato al punto che, anche adesso che sono cresciutelli, chiedono ancora di cantare per loro.
Vedrai che momento magico puoi creare…

Se poi vuoi saperne di più, ti invito a seguirmi perché tra un po’ uscirà il libro 101 attività musicali da giocare con bambini da 0 a 6 anni, e lì troverai una mimiera di consigli e giochi musicali, che favoriranno la crescita del tuo bimbo da ogni punto di vista.

Oppure c’è il mio ebook, lo trovi al link qui sotto!

Fammi sapere nei commenti se queste attività ti sono state utili,
noi ci risentiamo al prossimo articolo, a presto!


Cantare per il bebè è importante fin da prima della nascita 🎶❤️

In questo articolo ti darò un consiglio semplice ed efficace per sostenere e rinforza il legame tra mamma in attesa e il bebè che nascerà, solo usando la tua voce. Leggi di più qui sotto! 😉

La musica si sa, è un veicolo potentissimo per entrare in contatto con noi stesse, il nostro vissuto e le nostre emozioni.
Ma un conto è sentirlo dire, un conto è provarlo su di noi e ancora di più in una fase così densa di cambiamento com’è la gravidanza.
La gravidanza infatti è un periodo particolarissimo, che comporta tantissimi cambiamenti nel corpo e nello stato d’animo, porta con sé entusiasmo e gioia, ma anche dubbi, domande e paure.
Il bello è che tutte queste emozioni e stati d’animo possono essere accolti proprio grazie al potere (direi magico…) della musica e trovare una collocazione, soprattutto in merito alla connessione con il bebè in arrivo.

Ma davvero mi riconosce? Dalla voce?

Ti hanno mai raccontato di come alcune mamme si stupiscano quando il neonato si calma mentre ascolta una musica che la mamma ascoltava in gravidanza?
Di come giri la testa verso la mamma quando sente la sua voce?

Tutto questo inizia molto molto prima, inizia durante il periodo in cui il bebè è in pancia e, se coltivato, porterà proprio a queste risposte del piccolo, così intense verso la voce della mamma.

Per accompagnarti in questo percorso, voglio darti un suggerimento pratico, che funziona immediatamente ed è semplicissimo da fare da sola. Se segui il mio consiglio e lo fai, avrai in mano uno strumento di relazione con il bebè potentissimo, quando sarà nato.

Una teoria bellissima, forse una delle mie preferite

Quello che ti propongo si basa su una delle teorie che cerca di spiegare come sia nato il canto (non si sa perché l’uomo canti, ci sono diverse teorie e questa è quella che mi piace di più), ovvero:

man mano che homo sapiens si evolveva, perdeva sempre più il pelo che rivestiva il suo corpo. Questo fatto dava evidenti vantaggi ambientali e di sopravvivenza, altrimenti non sarebbe successo, però creava un problema ai cuccioli, che non potevano più aggrapparsi al pelo della madre.
La femmina doveva quindi tenere i piccoli in braccio quando usciva dal suo rifugio, ma non aveva più le mani libere per raccogliere bacche e cibo. Come fare?
La soluzione era appoggiare il piccolo a terra ma, perdendo il contatto con la madre, lui iniziava a piangere, rischiando di mettere in pericolo la madre perché con il pianto gli eventuali predatori l’avrebbero sentito. Allora la madre, per calmarlo, gli parlava e soprattutto vocalizzava, usando quindi il canto e la sua voce come forma di accudimento a distanza in mancanza di contatto diretto con il piccolo.

Non è meraviglioso? La voce diventa una carezza a distanza, e permette al piccolo di sentire la vicinanza della madre nei momenti in cui lei non può toccarlo, ed è meraviglioso che qualcuno abbia indicato l’origine del canto non come imitazione della natura ma come ricerca di una modalità per prendersi cura dei piccoli a distanza.

E adesso… al lavoro!

Ecco quindi l’attività da mettere in pratica subito.

Scegli un piccolo brano che ti piace, o inventane uno se te la senti, poi cantalo al bebè più e più volte al giorno, ogni giorno.
E’ sufficiente un canto breve, non deve avere caratteristiche particolari se non il fatto di piacerti e farti stare bene. Ma va ripetuto moltissime volte ora che il bebè deve ancora nascere, per permettere a entrambi di prendere confidenza con questa melodia e fare in modo che il piccolo lo conosca bene.
Fai in modo che cantare questo brano diventi un’abitudine e che lo resti anche dopo la nascita. Questo farà sì che, quando avrai necessità di fare qualcosa e non potrai tenere il piccolo in braccio, potrai cantare questo piccolo frammento e il tuo bebè riceverà la carezza a distanza di cui ti ho parlato prima.

Quindi, se aspetti un bimbo, cosa puoi fare per avere tutti i benefici che la musica ti può dare?

La risposta più semplice è: canta! 😄
Canta più che puoi, soprattutto canti e ninne nanne che pensi di usare dopo il parto.

Ma ci sono tanti altri piccoli meccanismi che puoi innescare con l’uso della tua voce e della musica in gravidanza e, ovviamente, più ne sai più la musica riuscirà ad essere strumento di relazione con il bambino che presto stringerai tra le tue braccia.
Questi strumenti potrai trovarli tutti in MamaNane, il percorso che ho ideato appositamente per la gravidanza. Ed è un percorso online che puoi guardare tranquillamente dal tuo salotto, senza doverti spostare 🙂.

L’obiettivo di MamaNane è proprio quello di rendere ancora più speciale il rapporto con il tuo piccolo dopo che sarà nato, e perché no, anche di semplificarti la vita visto che diventare mamma è meraviglioso ma non sempre così semplice e scontato… 😉 ecco perché ho basato MamaNane su principi di musicoterapia super studiati e applicati in questo ambito e su studi come quello che puoi leggere a quest’altro articolo.

In ogni caso, tu canta, canta e ancora canta per il tuo pancione e, se ne vuoi sapere di più, ti aspetto a MamaNane

Fammi anche sapere se questo piccolo ma potente consiglio ti è stato utile!
Ci vediamo su MamaNane, il viaggio musicale e sonoro che unisce te e il tuo bimbo fin da prima che nasca

A presto!

logo MamaNane

Qui puoi scoprire di più su MamaNane, il percorso musicale e sonoro per mamme in attesa, per coccolarsi e creare fin da subito un legame empatico indissolubile col bimbo in arrivo.

Il corso è in preparazione, ma possiamo fissare insieme una consulenza individuale, così avrai tutti gli strumenti per costruire da subito un legame inscindibile con il tuo bambino, grazie alla musica ❤️

Ti aspetto qui!⭐